29 Ottobre 2020, ore 17.00
Aula T.10, Palazzo di Lingue, Lungadige Porta Vittoria, 41, Verona
Guido Avezzù, Angelica Vedelago,
Emanuel Stelzer
Guido Avezzù (Università di Verona): “Ricezioni rinascimentali inglesi della metrica classica per il teatro”
Guido Avezzù fornirà alcune nozioni di base, relative alla versificazione quantitativa greca e latina, in stretta relazione alle tipologie della performance teatrale. In particolare, si occuperà (1) della permutabilità iso- e anisosillabica che può essere dettata sia dalla mimesi del parlato, sia da esigenze del cantato e del recitativo; (2) delle segmentazioni del parlato/recitato in rapporto a esigenze narrative o a finalità più direttamente mimetiche. Lo scopo di (1) e (2) sarà quello di verificare l’esito di alcune tipologie classiche nella teoria metrica e nella produzione drammatica inglese di epoca rinascimentale, predisponendo le basi per affrontare due questioni: a) quale sia la consapevolezza delle proprietà della versificazione classica, e se questa detti delle formulazioni teoriche; b) in quale misura i traduttori e adattatori rinascimentali inglesi percepiscano, nel testo e nella lingua di partenza, le funzioni esplicate dalle diverse tipologie metriche, della recitazione e del canto, e in che modo vi trovino (qualora lo cerchino) un equivalente nella lingua di arrivo.
Angelica Vedelago (Università di Verona): “Ex variis metri generibus: la prosodia classica nel Rinascimento inglese ed esempi di versificazione nel teatro neolatino”
Angelica Vedelago prenderà in esame il ruolo delle grammar schools, unitamente a manuali e trattati rinascimentali, nella disseminazione di nozioni di prosodia classica nel Rinascimento inglese al fine di comprendere quale fosse il potenziale livello di conoscenza e competenza prosodica dei drammaturghi elisabettiani. Attraverso un’analisi dettagliata di alcuni estratti di tragedie neolatine illustrerà quindi come tale formazione prosodica si sia concretizzata, in taluni casi, in eccellenti composizioni metriche.
Emanuel Stelzer (Università di Verona): “Il blank verse drammatico nel contesto di una ‘rhyming age’”
Emanuel Stelzer si focalizzerà sullo sviluppo del blank verse nel teatro inglese della prima modernità, studiandone la fortuna nei drammi prodotti durante il regno di Elisabetta I e durante la prima parte del regno di Giacomo I. Nella prima parte della presentazione, discuterà l’origine del blank verse come un tentativo d’imitazione degli endecasillabi sciolti italiani e come una risposta all’aspirazione di adattare in lingua inglese i metri del teatro classico. Nella seconda parte, tratterà della competenza prosodica degli spettatori elisabettiani e di come alcune caratteristiche dello stile attoriale early modern fossero concepite quali reincarnazioni ideali dell’actio classica.