IMT – In Margine al Teatro
Direttori:
Silvia Bigliazzi (Professore di Letteratura inglese, Università di Verona)
Felice Gambin (Professore di Letteratura spagnola, Università di Verona)
Gherardo Ugolini (Professore di Filologia classica, Università di Verona)
Team:
Guido Avezzù (già Professore Letteratura Greca, Università di Verona)
Marco Duranti (assegnista di ricerca, Università di Verona)
Federica Formiga (Professore associato di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia, Università di Verona)
Isabel Hernando Morata (assegnista di ricerca, Università di Verona)
Francesco Lupi (Professore di Filologia classica, Università di Verona)
Cristiano Ragni (RTDa di Letteratura inglese, Università di Verona)
Emanuel Stelzer (RTDb di Letteratura inglese, Università di Verona)
In margine al teatro: IMT
Note e appunti marginali ai testi teatrali nella prima modernità.
Con una certa frequenza gli esemplari protomoderni delle edizioni a stampa di testi drammatici antichi e rinascimentali sono corredati da appunti manoscritti; si tratti di annotazioni interpretative o traduttorie, o di proposte di correzione testuale, tutte rispecchiano un atteggiamento esegetico che si realizza in un’estrema sintesi: a volte connesse a un’attività didattica, esprimono sempre una riflessione personale, e non privilegiano un destinatario altro da chi le ha scritte. Altri appunti, parimenti privati, sono vergati in brogliacci che comunque presuppongono un testo al quale si riferiscono e si direbbero vergati avendone a fianco una determinata edizione. Gli uni e gli altri si collocano all’incrocio fra le individuali competenze ermeneutiche della parola e un patrimonio di erudizione che sollecita spiegazioni, correzioni, (ri)contestualizzazioni. Altri appunti, per finire, sono stampati in margine alle edizioni: solo in qualche caso risalgono all’autore del testo, ma rappresentano comunque il nucleo embrionale – talvolta esclamativo o cautelativo – di un commento, rivolto esplicitamente o implicitamente a una determinata tipologia di destinatario: “lector intende!”; diversamente dalla nota a piè di pagina mirano a realizzare un contatto diretto, anche etico, col destinatario, più che a fornire le nozioni idonee a una corretta comprensione.
Tutte queste annotazioni contemplano un’ulteriore intersezione, quella fra l’attività erudita e la pratica del teatro nei diversi contesti culturali, che fornisce una chiave supplementare di decodifica del testo scritto.
Con riferimento agli autori antichi e rinascimentali, il progetto prevede la realizzazione di archivi digitali e pubblicazioni scientifiche, inclusi:
(A) inventari:
- degli autori di marginalia manoscritti,
- degli autori e/o editori/stampatori di quelli a stampa,
- degli autori/testi ai quali i marginalia sono applicati,
- degli esemplari a stampa vettori di marginalia manoscritti,
- dei brogliacci di annotazioni che si riferiscano a una o più edizioni a stampa identificabili, e dei rispettivi autori.
(B) edizioni dei marginalia, nella totalità o per sondaggi motivati che possano provare o almeno suggerirne l’autore ed eventualmente riconoscerne, qualora vi siano stati, gli sviluppi critici.
Selezione bibliografica
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