Si trovava Romeo allora fieramente innamorato di una gentildonna alla quale passavano circa due anni che si era dato in preda, ed ancor che tutto il dì ove ella a chiese od altrove andava, sempre la seguitasse, nondimeno ella d’un solo sguardo mai non gli era stata cortese. Avevale più e più volte scritto lettere, ed ambasciate mandato, ma troppa era la rigida durezza della donna che non soffriva di far un buon viso all’appassionato giovine.
Quivi si videro per la maggior parte tutti i giovini della cittá, tra i quali vi andò Romeo Montecchio, che era di venti in ventun anni, il più bello e cortese di tutta la gioventù di Verona. Egli era mascherato e con gli altri entrò nella casa del Capelletto, essendo già notte.